C’era una volta…

La storia dell’Hotel degli Oleandri

Origini

L’Hotel degli Oleandri, che deve il suo nome ad un imponente albero di oleandro presente vicino l’edificio, ha origini molto antiche. In principio era una casa, costruita dagli antichi romani ai tempi della permanenza del poeta Catullo a Sirmione. La casa appare inoltre già nelle mappe del 1700.

Primi anni del '900

Questa struttura ha visto scorrere davanti a sé molti momenti cruciali della storia d’Italia fino agli inizi del Novecento, quando ad abitarla era la famiglia Bocchio.

Il capofamiglia Gaetano Bocchio, all’epoca sindaco di Sirmione e promotore delle acque termali, aveva un fratello: Emanuele.
Emanuele sposò Giustina, con cui ebbe due figli: Alice e Casimiro.

Negli anni ’30 Casimiro s’innamorò di una ragazza che sovente vedeva in spiaggia: Anna Bettinazzi, zia degli attuali proprietari. (Quando vi troverete alla reception dell’hotel, vi basterà alzare lo sguardo verso il quadro posto vicino al bancone, per scorgere il suo volto).

Anna e Casimiro si fidanzarono, e solo una polmonite nel 1936 riuscì a separare i due innamorati. Casimiro Bocchio morì lasciando Anna da sola. Le ultime volontà di Casimiro furono di lasciare ad Anna la casa degli oleandri.

Tempo di Guerra

Durante la seconda guerra mondiale, tutti i familiari di Anna Bettinazzi si rifugiarono in questa casa, ma durante una delle tante incursioni aeree del temutissimo cacciabombardiere “Pippo” la casa fu colpita di striscio da una bomba, fortunatamente senza arrecare danni gravi.

A guerra finita, Anna si trovò costretta a vendere una parte della casa, per poter pagare la ristrutturazione del lato rovinato dal bombardamento.

Rinascita: La pensione Anna

Negli anni ’50 la casa cominciò ad avere i primi ospiti, poiché Anna decise di affittare alcune camere con uso della cucina.
Nel 1955 Anna si sposò e, vedendo che Sirmione era ormai avviata al commercio turistico, decise di passare dall’affitto ad una vera e propria gestione alberghiera con una decina di camere. Nacque così la “Pensione Anna”.

Nel 1960, grazie al contributo economico delle sue sorelle, Anna costruì un secondo piano aumentando il numero delle camere da dieci a venti. Inoltre, costruì la splendida terrazza vista lago.

Nel 1972 Anna si spense. Da allora, fino al 2000, l’hotel è stato dato in gestione ad altre persone molto vicine alla famiglia di Anna

Da pensione a Hotel

La casa ebbe una profonda ristrutturazione nel 1988. Fu proprio in quest’occasione che tutti i familiari della Bettinazzi formarono una società per gestire la casa, cambiando il nome da “Pensione Anna” a “Hotel degli Oleandri”.

Anni 2000

Nel 2000 Paolo e sua figlia Carlotta presero in gestione l’attività, ristrutturando il secondo piano e completando l’albergo con un ascensore e l’aria condizionata.

Proprio durante gli scavi per la realizzazione dell’ascensore, fu rinvenuta una ruota di macina di frantoio medievale; segno che vicino la casa ci fosse un tempo un mulino. La pietra fu lasciata, per volontà dal sindaco dell’epoca, là dov’era stata trovata: vicino l’entrata dell’ascensore, dove potete ancora ammirarla.

Nel 2005 Paolo e Carlotta riuscirono a riacquistare la parte della casa che la zia aveva venduto nel dopoguerra.
Dal 2012 è Carlotta a portare avanti l’attività.

Periodicamente vengono effettuati lavori di ristrutturazione, l’ultimo nel 2015, per far splendere sempre più l’Hotel degli Oleandri e offrire un soggiorno piacevole ai suoi ospiti. Dal 2008 l’Hotel riceve il prestigioso “Marchio Ospitalità italiana“, riconoscimento assegnato dalla Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con ISNART, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche.